Italia Nostra sul misurato comunicato del Comitato dei residenti in centro storico che salutano con soddisfazione la recente decisione della Cassazione: ha piena tutela verso le amministrazioni locali il diritto personale dei cittadini residenti a condizioni di abitabilità/vivibilità dell’ambiente urbano.

La conservazione, la vita, quindi la tutela dei centri storici è assicurata innanzitutto dalla diffusa presenza di chi stabilmente vi abita. La residenza è la primaria funzione di questa speciale e preziosa parte della città e alla residenza è subordinato ogni diverso impiego, ammissibile se non turbi le essenziali condizioni dell’abitare, la quiete, il riposo dei cittadini che hanno un saldo e prevalente rapporto con il luogo urbano. Nella tutela di chi vi abita la tutela stessa, insomma, del centro storico. Abbiamo letto il misurato comunicato del comitato espressione dei modenesi residenti in centro storico che, salutando con soddisfazione la recente sentenza della più alta magistratura, non manifesta pregiudizio verso gli incontri serali della movida, espressione di una capacità attrattiva assente in ogni altra parte della città e perfino fattore di vitalità urbana. Ma si tratta di manifestazioni che debbono impegnare la responsabilità regolatrice della amministrazione comunale cui spetta la gestione degli spazi urbani pubblici, perché sia assicurato il rispetto del prioritario diritto dei cittadini residenti (più direttamente esposti agli effetti di quello straordinario e rumoroso afflusso di giovani) alle condizioni essenziali di vita. Dalla decisione della Cassazione giunge un severo ammonimento. Al diritto dei cittadini residenti è riconosciuta tutela e della lesione di quel diritto della persona è responsabile la stessa amministrazione comunale, perciò tenuta infine alla doverosa riparazione con il risarcimento del danno.

Modena, 10 giugno 2023.

Italia Nostra, sezione di Modena.

 

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