Per i 550 appartamenti di via Morane – via Vaciglio è solo questione di penale. Parola del Sindaco

L’unico argomento che il Sindaco infine spende a difesa dei 550 appartamenti nell’area verde tra via Morane e via Vaciglio è la insostenibilità della “penale” che la comunità sarebbe costretta a pagare se l’intervento fosse azzerato. Ricorrono dunque, deve intendersi, le condizioni della revoca (art. 21quinquies legge 241/1990): la nuova valutazione dell’interesse pubblico originario si oppone alla realizzazione di quell’insediamento residenziale, una vicenda per altro ereditata dalla passata giunta, come il Sindaco non manca di ricordare. E’ la nuova valutazione che induce l’Amministrazione di oggi a rinunciare per parte sua  all’insediamento residenziale di iniziativa pubblica in quello stesso ambito e a realizzare invece una vasta struttura di bosco urbano, come ha annunciato il Sindaco alla assemblea dell’altra sera. Nessun ostacolo allora al ripensamento se si dimostra che invece l’indennizzo è molto contenuto, perché è commisurato alla sole documentate spese sostenute per l’avvio del nuovo insediamento successive alla approvazione del piano urbanistico attuativo del 2014 e non deve perciò essere considerato il mancato guadagno (lo stesso art.21quinquies, comma 1ter). Non sono certo rimborsabili le spese sostenute per il precedente acquisto delle aree e neppure quelle della progettazione del piano urbanistico attuativo (“di iniziativa privata”) proposto alla approvazione della Giunta comunale nel 2013 – 2014, mai messo in esecuzione, del quale anzi oggi le stesse società proponenti chiedono la variante nell’assetto plani-volumetrico. Senza dire che sussistono (non solo Italia Nostra lo ha detto) i profili di illegittimità che motivano l’annullamento in autotutela del pua del 2014, travolto anche nella inesistenza del piano operativo scaduto nel 2008 (le stesse ragioni sono state fatte valere da Comitato e residenti con il ricorso oggi ancora pendente davanti al TAR). E l’annullamento non comporta alcun onere di indennizzo.

26 gennaio 2018.

Italia Nostra, sezione di Modena.