Autodromo di Marzaglia: continua l’indagine

autodromo marzagliaL’autodromo di Marzaglia. Ancora rigettata la richiesta di archiviazione. Non c’è abuso di ufficio, ma deve essere perseguito il clamoroso abuso urbanistico – edilizio.

 

Lo ha detto il GIP. Non v’è prova che gli amministratori comunali, concedendo il diritto di superficie alla società Vintage, abbiano agito con il proposito di assicurare alla concessionaria un ingiusto vantaggio patrimoniale. Il GIP ha perciò archiviato perché il fatto non costituisce il reato di abuso di ufficio. Ma rimane il fatto obbiettivo illegittimo: la concessione del diritto di superficie per la realizzazione dell’autodromo elude i principi di evidenza pubblica (come rilevò l’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici) e la soppressione del vincolo a verde pubblico e di uso pubblico su ben ottantasei ettari di terreno agricolo sottrae ai modenesi la più vasta zona a parco prevista dal piano regolatore. E l’indagine continua, come indica il GIP, per l’accertamento dei tempi dell’abuso urbanistico – edilizio e per la verifica della sospetta prescrizione. Sul punto è presto detto: il termine inizia a decorrere dalla accertata conclusione dell’opera abusiva, che a Marzaglia non può certo dirsi avvenuta, perché sono in corso i lavori per le opere di urbanizzazione e le barriere antirumore, mentre è in istruttoria il progetto di albergo e centro commerciale. L’ecomostro dunque non è ancora completato. Come non era completato quello di Alimuri, sulla costa di Sorrento, demolito nei giorni scorsi (la fotonotizia ha registrato la folla di cittadini plaudenti a vista sulla nuvola della esplosione). Modena, 3 dicembre 2014. Italia Nostra, sezione di Modena.