Piazza Roma: lettera al Soprintendente

Gentile signora

Architetto Sabina Ferrari
Soprintendente per i beni architettonici e per il paesaggio
Bologna.

Gentile Signora,

Ella è forse stata informata che il “piano per la sosta” degli autoveicoli allo studio presso l’Amministrazione comunale di Modena prevede la realizzazione di un vasto parcheggio sotterraneo, destinato a contenere ben trecento posti-macchina, nella piazza Roma sulla quale prospetta il Palazzo Ducale, oggi sede dell’Accademia Militare. Già sono stati infatti disposti sondaggi, tuttora in corso, per una preliminare verifica diretta ad escludere preclusioni d’ordine archeologico, come se la previsione  del parcheggio non dovesse invece essere valutata anche in rapporto a diversi e forse più decisivi parametri di compatibilità, quali innanzitutto la relazione, che ben può dirsi pertinenziale, con la fabbrica palatina (della quale la piazza costituisce, lo ha rilevato la professoressa Matteucci, l’avancorte) e l’interferenza con la trama dei canali di fondazione della città e con il Naviglio in particolare che, sottopassando il palazzo, andava a formare a nord la darsena (colmata nell’Ottocento).  Non v’è dubbio infatti che la piazza Roma presenti quell’interesse storico e artistico che ne comporta la diretta tutela secondo l’innovativa previsione dell’art. 10, comma 4, lettera g), del codice dei beni culturali e che perciò sia ribelle ad essere declassata a tetto di un grande garage con le attrezzature di servizio pure in superficie, come le rampe di entrata e uscita e i necessari presidi di sicurezza (sfiatatoi  e prese d’aria); mentre l’intero sistema dei canali è stato di recente formalmente riconosciuto, esso stesso, di interesse storico. Senza dire che quella zona della città è stata segnata da fenomeni di subsidenza che hanno interessato pure le fondazioni del Palazzo Ducale e certamente il vasto e profondo scavo altererebbe gli equilibri geodinamici in un suolo gravato da rilevanti carichi.

Italia Nostra, che da sempre ha avversato il deturpante parcheggio di superficie (ricorderemo che anche la Soprintendenza, autorizzando nei primi anni novanta del secolo scorso la concessione all’ACI, aveva posto un limite di tempo –ampiamente scaduto- a quell’incompatibile uso della piazza), non ritiene che soluzione appropriata sia quella di nascondere le automobili nel sottosuolo con un’opera che non solo altera profondamente l’assetto fisico stesso della città storica, ma pure consolida e anzi rende permanente la funzione di struttura a servizio del traffico automobilistico della piazza del Palazzo Ducale.

Nel rappresentarLe le valutazioni di Italia Nostra sul progettato parcheggio sotterraneo, ritengo opportuno farLe conoscere il concorde giudizio della professoressa Matteucci (l’autorevole  studiosa bolognese  che ha dedicato ricerche al seicentesco edificio dell’Avanzini)  e l’indirizzo dall’associazione rivolto al Generale Comandante dell’Accademia Militare che ha sede nello stesso edificio le cui fondazioni sarebbero lambite dal profondo scavo e dal permanente pubblico garage.

RingraziandoLa della cortese attenzione, Le porgo rispettosi saluti (e colgo l’occasione per farLe conoscere pure la lettera, rivolta ai nostri associati, che azzarda un sommario bilancio sulla attività della associazione a Modena; e infine il documento che prende partito per la destinazione alla espansione degli istituti culturali della porzione retrostante del Palazzo dei musei lasciata libera dal trasferimento dell’Ospedale Estense).

Giovanni Losavio, presidente della sezione modenese di Italia Nostra.