Il Consiglio Comunale ha infine impegnato la Giunta a liberare piazza Roma dalla servitù di passaggio del filobus che corre lungo il fronte del Palazzo Ducale, ancorati al monumento i cavi di sostegno dei fili elettrici di alimentazione. Agevole la variante con la prosecuzione su Canalgrande e via Cavour.
Lo aveva suggerito, inascoltata, Italia Nostra, quando nel gennaio 2016 la Giunta annunciò il proposito di ripristinare la linea dei filobus anche in Canalchiaro e corso Duomo. Dicemmo allora: “Non si è voluto ancora prendere atto che il passaggio dei pesanti veicoli a pochi metri dal prospetto dei due più insigni monumenti della città, con le ineliminabili vibrazioni trasmesse alle fondazioni degli edifici, costituisce un grave e inaccettabile rischio. Non basta il saggio allontanamento dei mezzi privati”. Lo ha posto in evidenza anche la discussione dei giorni scorsi in Consiglio comunale: il problema non soltanto si pone per piazza Roma, l’avancorte di Palazzo Ducale, innazitutto rimanda allo spazio raccolto davanti alla facciata del Duomo: niente più della espansione del suo sagrato, ancor oggi attraversato dagli ingombranti mezzi pubblici (non conosciamo cattedrale cui sia fatta subire una simile mortificazione) che sfiorano la volta di sottopasso dell’Arcivescovado. Una situazione incompatibile anche con la tutela di sito Unesco. E come oggi si è infine riconosciuta agevole l’alternativa allora indicata da Italia Nostra al percorso di piazza Roma, continuiamo a credere che non comporti un insostenibile sacrificio l’allontanamento del servizio da Canalchiaro e corso Duomo, con la soluzione di ingresso da Porta Sant’Agostino che fa venir meno in pratica la sola fermata di Canalchiaro, come già avviene senza apprezzabile disagio nella non breve interruzione della linea per i lavori stradali.
Ben può essere questa la occasione per rivedere l’intero sistema di attraversamento del centro storico con mezzi di trasporto pubblico di massimo ingombro e pieno impiego in pratica limitato agli orari scolastici: per una alternativa, come sono stati capaci di fare a Parma e a Reggio, che comporti, con veicoli leggeri a trazione elettrica, la soppressione della invasiva rete dei cavi aerei di alimentazione e ancoraggio, un fitto intreccio che forma una vera e propria tettoia nell’intersezione di corso Duomo e via Emilia, sostenuta dai numerosi tiranti infissi nella facciata della monumentale Chiesa del Voto.
Modena, 17 aprile 2023.
Italia Nostra, sezione di Modena.
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