Replica a Bosi, risponde, ma non nel merito, l’Assessore.

Risponde, ma non nel merito, l’Assessore. E’ stato, come sempre, chiesto “a qualcuno che ha le competenze” l’autorizzazione e “qualcuno che esegue” ha aspettato di essere autorizzato per demolire. Vana ogni polemica e non interessa se è stato distrutto uno storico manufatto idraulico espressamente dichiarato di importante interesse culturale e “notificato” al Comune proprietario. Che è un ente pubblico territoriale ed è primo e diretto responsabile della conservazione dei propri beni culturali. Perché il Comune è partecipe della “Repubblica che tutela il patrimonio storico e artistico della Nazione”(art.9 cost.). E ha il dovere di disattendere la  inconsapevole autorizzazione data da chi “ha le competenze”, ma le ha esercitate contro il fine istituzionale perché ha smarrito la memoria del “patrimonio”.

Una vicenda di astratto parossismo burocratico.