Ha tutta l’aria di un pretesto l’addotta risoluzione di “alcune problematiche igienico-sanitarie” (esigenza adeguatamente soddisfatta con l’accurato intervento di fine anni 90 del Novecento), perché in realtà la ragione vera è quella di far spazio a nuove postazioni di ristorante: la ritirata del mercato alimentare di fronte all’avanzata della ristorazione, che non si vorrebbe inarrestabile, con l’effetto di snaturamento della storica struttura urbana di servizio. La prevista alterazione sacrifica gli originali banchi di vendita del pesce, “particolarmente caratteristici” tra tutti quelli delle cinque corsie, perché “realizzati, sia nelle strutture portanti che nelle vasche, in marmo di Verona”. Così motiva il provvedimento del ministro (1991) che riconosce l’interesse culturale particolarmente importante del “Mercato Alimentare di Via Albinelli” e dunque non si può credere che la Soprintendenza abbia autorizzato, contro il vincolo, la rimozione di un elemento essenziale che dà ragione della esigenza di tutela della storica struttura urbana.
Modena, 2 aprile 2019.
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