Italia Nostra sul cattivo governo di Piazza Grande (e degli spazi pubblici della città)

Il vasto padiglione a serra addossato al Palazzo Comunale (e a chiuderne le sue arcate) è compatibile – si domandano i modenesi – con la monumentale Piazza Grande e con il sito Unesco – patrimonio dell’umanità? Si dice che sia una installazione temporanea, che copre però l’intero arco delle festività, quindi non meno di un mese.

Italia Nostra crede di no. Perché porta via un pezzo di piazza con un ingombro proprio contro il palazzo che è la sede – la vogliamo intangibile – della Comunità, cioè di tutti i cittadini, e ne ostruisce la vista E fu giusto rimuovere la invasiva struttura di Piazzetta delle Ova.

E’ il momento di riflettere che stare nel patrimonio dell’umanità (la piazza non è perciò soltanto dei modenesi) comporta una responsabilità in più e si rinunci a questo onore se non si è in grado di sopportarne gli oneri.

Oggi si apprende che neppure è stata chiesta l’autorizzazione della soprintendenza e l’Assessore ha dichiarato di essersi preso lui la libertà di esonerare da questo adempimento. Ricorderemo che la vincolante valutazione del soprintendente è prescritta per ogni intervento che modifica l’assetto fisico di un bene di riconosciuto interesse culturale. Come è per certo la monumentale Piazza Grande, lo spazio esterno del Duomo e della storica residenza della municipalità. Stupisce quindi la dichiarazione della Soprintendente che informa di aver espresso preventivamente le sue perplessità al riguardo, ma si è limitata poi a prendere atto della struttura (non si dice: cosa fatta capo ha?), in luogo di avviare il procedimento di rimozione e di informare doverosamente della trasgressione  il Procuratore della Repubblica

Il caso rimanda poi al più generale problema dell’uso degli spazi pubblici, invasi dai déhors, ormai stabili e permanenti in ogni stagione, per caffè e ristoranti incontenibili nel loro fisiologico insediamento all’interno degli edifici. E perfino, nell’incrocio centrale della città, allo sbocco della via Emilia, la struttura si prende una buona metà della strada.

Modena, 17 dicembre 2011.

Il direttivo della sezione modenese di Italia Nostra.