Carpi. Il quattrocentesco Torrione di Galasso – o Torrione degli Spagnoli – nel Palazzo dei Pio.

Modena, 17 maggio 2024

 

A Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Bologna

Architetto Francesca Tomba

e per conoscenza a Direzione Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio

Ministero della Cultura

Carpi. Il quattrocentesco Torrione di Galasso – o Torrione degli Spagnoli – nel Palazzo dei Pio.

Una nuova esterna struttura di collegamento verticale, vasto ingombro visivo, progettata per concorso internazionale, contro la disciplina di tutela del codice dei beni culturali. Italia Nostra: sia attivata la competenza consultiva del Comitato tecnico- scientifico del ministero sul progetto lesivo della integrità fisica e della stessa identità dell’insigne monumento.

Già Italia Nostra aveva espresso la propria valutazione critica sul tema oggetto del bando di concorso promosso dal Comune di Carpi per il progetto di un nuovo collegamento verticale della Torre, da realizzarsi come autonoma struttura esterna (idonea a contenere scala e ascensore) in adeguato distacco dal fronte interno dell’edificio, con passerelle di raccordo ad ogni piano e accesso attraverso nuove apposite aperture nel compatto paramento in mattoni a vista. Il tema messo a concorso implica infatti la valutazione di compatibilità con i principi di tutela di quella soluzione che sacrifica la condizione essenziale di isolamento della Torre, altera il rapporto spaziale di contesto entro l’articolato insediamento del Palazzo dei Pio, modifica l’assetto funzionale dell’edificio, lede la integrità fisica della compagine muraria del fronte interno forata dalle aperture ai piani. E implica insieme la valutazione di compatibilità della nuova prevista destinazione che comporta una simile offesa alla identità stessa della Torre. Ora la Stampa locale, su documentata informazione della Amministrazione comunale, dà notizia del progetto vincente e ne pubblica la rappresentazione grafica. Neppure è ammissibile la valutazione nel merito del progetto prescelto, quando rimane ferma e insuperabile la eccezione pregiudiziale della incompatibilità con i principi della tutela (ai quali è subordinata ogni proposta valorizzazione) di una così radicale trasformazione del monumento, che si riflette, con il vasto ingombro della nuova struttura di servizio, sul contesto unitario del quattrocentesco insediamento del Palazzo. Un intervento insomma in palese violazione della disciplina di tutela del codice dei beni culturali (la conservazione, prima istanza della tutela) e perfino punito dal codice penale, finalmente adeguato con la riforma del marzo 2022 al rango costituzionale del patrimonio, speciale bene protetto (art.518-duodecies). Italia Nostra crede insuperabili le ragioni che si oppongono alla attuazione della soluzione innovativa selezionata nell’improprio concorso e pone l’esigenza che sia attivata la competenza consultiva del Comitato tecnico scientifico del ministero sul proposto intervento che incide, alterandone gli interni equilibri compositivi, sul quattrocentesco insediamento del Palazzo dei Pio.

Italia Nostra, sezione di Modena.