Se questa è la transizione ecologica. La giunta regionale esclude le ARPAE (agenzie regionali di protezione dell’ambiente) dalla valutazione di sostenibilità ambientale degli strumenti urbanistici comunali. Italia Nostra al Presidente Bonaccini: revochi la deliberazione della Giunta che viola la vincolante prescrizione della legge urbanistica regionale.

Presidente Bonaccini, revochi la delibera, approvata dalla Giunta in sua assenza il sette di questo agosto, che offende la legge urbanistica regionale, suo vanto da sempre dichiarato.

Presidente Bonaccini, Lei assente, la giunta regionale, presieduta dalla assessora alla transizione ecologica e alla difesa del suolo – vicepresidente -, il 7 di questo torrido agosto, ha votato l’indirizzo che in pratica sopprime una virtuosa disposizione della  legge urbanistica vigente, la n.24 del 2017. Si tratta della norma che valorizza il vaglio tecnico nella prescritta valsat (la valutazione di sostenibilità ambientale e territoriale) delle più rilevanti scelte urbanistiche dei Comuni, assicurando al procedimento di approvazione l’autonomo ruolo consultivo dell’arpae, l’organo che istituzionalmente esprime le necessarie competenze nelle discipline ambientali. Questo articolo 19 della legge 24 si può dire una norma di garanzia a tutela dell’ambiente. Vuole un virtuoso confronto tra la istanza della competenza tecnico-scientifica e quella amministrativa che prende la responsabilità della valsat ma è tenuta a considerare quel che ne abbia pensato larpae e se non lo condivide deve dire perché. La ragione per cui la   stringente regola della vigente legge regionale non meriterebbe di essere osservata ci sembra francamente sorprendente: il vincolo, si legge nel ritenuto della delibera, dei precedenti. Analoghi indirizzi la stessa Giunta aveva dato, si dice,  per l’applicazione della legge urbanistica n.20 del 2000 e perfino dell’originaria (e diciamo noi gloriosa) n.47 del 1978. La direttiva di prescindere dalle competenze delle discipline ambientali che la Giunta ha voluto dare ad Area metropolitana di Bologna e Province (gli enti delegati all’approvazione degli strumenti urbanistici comunali) è un segnale allarmante del governo della transizione ecologica, il compito da Lei delegato alla assessora che ha presentato la delibera e ha presieduto la giunta in Sua assenza. Le chiediamo di considerare le nostre motivate preoccupazioni che confidiamo La convincano a promuovere la revoca della deliberazione agostana per riaffermare la doverosa osservanza della legge che sfida quella di ogni altra regione nel perseguito intento di chiudere per sempre con il consumo di suolo, come Lei ha vantato anche in un recente confronto televisivo.

Bologna, fine agosto 2023.

Italia Nostra, consiglio direttivo Emilia Romagna

 

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