Modena, 22 dicembre 2025.
A
Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio
per le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara,
Arch. Eugenia Valacchi.
Assessore a Verde, Parchi e Forestazione urbana del
Comune di Modena
Arch. Carla Ferrari
Italia Nostra sezione di Modena ha appreso dalle indagini svolte dalla
Procura della Repubblica sui lavori in corso in questa città
(momentaneamente sospesi) nel tratto del Parco delle Rimembranze sul
quale prospetta il fronte sud dell’edificio dell’ex Caserma Fanti, che il relativo
progetto prevede, debitamente autorizzato, l’abbattimento di due grandi alberi
dell’impianto originario (anni Venti del Novecento), abete deodara e pino
nero. Si tratterebbe di una menomazione rilevante nella integrità del Parco
(riconosciuto in sé bene di interesse storico e artistico), che – non indotta
delle condizioni vegetative delle due piante – contrasta con le vincolanti
prescrizioni conservative dell’art. 29 del codice beni culturali e perfino
integrerebbe un illecito penalmente sanzionato (art. 518duodecies del codice
penale).
Italia Nostra prospetta quindi la esigenza di doverosa revisione della
determinazione che ha abilitato la soppressione di elementi essenziali
costitutivi dello storico Parco: dedicato l’abete deodara (come gli altri di quella
essenza dello stesso Parco) a uno dei tanti cittadini modenesi caduti nella
Grande Guerra. Una amputazione nell’organismo vegetale indotta
nell’esclusivo interesse e per la valorizzazione del contiguo condominio
abitativo di lusso nel quale già è stato con leggerezza consentito di convertire
l’estense Scuola dei Cadetti matematici (prima e precoce facoltà di
abilitazione alla professione di architetto nel panorama nazionale).
Italia Nostra, sezione di Modena.
