Ruota panoramica e trenino (da città dei balocchi) per il riscatto del Novi Sad?

Ruota panoramica e trenino (da città dei balocchi) per il riscatto del
Novi Sad?

Non dice il messaggio del Sindaco a cosa si deve la condizione di sofferenza
e disagio di questo irrisolto luogo che era stato l’ottocentesco ippodromo, la
triplice pista ellittica in appoggio nella sua lunghezza al Foro Boario, protetta
dal muro continuo (ne rimangono brevi tratti, ben disegnato il suo culmine)
interrotto dai cancelli in ferro battuto per i controllati accessi. Italia Nostra
allora segnalò l’errore di abbattere quel muro, non solo utile protezione,
definiva innanzitutto forma e misura dello speciale impianto di esibizione e
spettacolo, non l’asserita barriera di isolamento dalla città, ne è rimasto uno
spazio informe. L’ippodromo non c’è più, inerti le tribune, fu distrutto per far
posto al secondo più grande parcheggio interrato d’Italia (parole
dell’assessore che lo volle), un complesso edificio con le sue attrezzature
nella copertura che cresce in superficie (nel culmine s’innalza di circa due
metri), troppo sottile lo strato di humus sul tetto in cemento armato della
pubblica autorimessa perché possano crescervi gli alberi, qualche cespuglio
semmai. E non può dirsi parco senza gli alberi che con la loro ombra rendano
vivibile e attraente il luogo nelle torride estati modenesi. Non bastano a
rendere una nuova riconoscibile identità i pochi esibiti reperti archeologici,
scavati lì sotto, la gran parte per altro son copie degli autentici ricoverati in
museo, ma utili al vanto di archi-park. E pensare che il complesso
dell’ottocentesco Ippodromo aveva la tutela di bene di riconosciuto interesse
storico e artistico, un ostacolo insuperabile dicemmo alla demolizione con il
profondo scavo riempito dai due piani dell’autorimessa. Ma non la pensò così
la Soprintendenza che licenziò il progetto come conforme alla tutela del
vincolato ippodromo e pure la Procura della Repubblica che si affrettò ad
archiviare – vana la tenace opposizione di Italia Nostra – la irreparabile
distruzione di bene culturale.
Vengano pure ruota panoramica e trenino da città dei balocchi, tollerabili se
saranno rimossi a fine anno, non un giorno di più, e irripetibili. Rimane da
adempiere il compito arduo affidato alla responsabilità di questa
Amministrazione che eredita dalle precedenti il critico assetto del Novi Sad :
rendere altrimenti permanenti le condizioni di agibilità del vasto e irrisolto
luogo urbano (il parcheggio cova lì sotto) che si apre dal Foro Boario (qui la
facoltà di economia) verso gli insediamenti scolastici e sportivi di là.
Modena, 1 giugno 2025.
Italia Nostra, sezione di Modena.