Se questa è riqualificazione (di Via Tirassegno, privatizzati due terzi del suo percorso).

Se questa è riqualificazione (di Via Tirassegno, privatizzati due terzi del suo percorso).
Per la sua riqualificazione (come assicura il comunicato stampa del Comune) la Via Tirassegno è stata ridotta a un terzo del suo percorso, chiusa per il ritorno verso Via Razzaboni. Il tratto due volte più lungo che conduce a Via delle Suore è stato annesso allo stabilimento industriale Cpc Mcam. Quel lungo tratto di strada divideva l’insediamento produttivo sui due opposti lati e alla sua fisica continuità, al comodo privato, è sacrificata la pubblica infrastruttura che, larga quindici metri, non ha esaurito la funzione di servizio all’intenso traffico del quartiere industriale, l’unico accesso da sud su Via Razzaboni. Non era mai avvenuta a Modena la privatizzazione – e tanto estesa – del demanio stradale. E si tratta di una via storica, tracciata per condurre al Tiro-a-segno nazionale di Via Cassiani, dagli anni 80 dell’Ottocento riconosciuto per legge. Si fa passare per riqualificazione di Via Tirassegno la manutenzione (è vero, molto accurata, rifatti i marciapiedi, due aiuole verdi alberate, ridisegnati i parcheggi) di quel poco che resta pubblico, il minor tratto sbarrato da Via Razzaboni.
Non appena insediata la nuova Giunta Italia Nostra aveva segnalato alla Amministrazione Comunale (ottobre 2024) le ragioni che non avrebbero consentito di accettare senza beneficio di inventario la eredità di quel progetto con un così ampio sacrificio dell’indisponibile demanio stradale, forse motivo perfino di responsabilità da danno erariale. Nessuna risposta, come è generale esperienza della nostra associazione nei rapporti anche con l’attuale Amministrazione civica.
Di fronte al fatto compiuto, Italia Nostra alza la sua pubblica protesta.
Modena, novembre 2025.
Italia Nostra, sezione di Modena